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Sabato 15 Luglio 2006 - Modena
Il Mediterraid è partito ufficialmente da Modena sabato 15 aprile 2006 e dopo aver attraversato sedici paesi in 92 giorni e percorso 22.150 km, si è concluso a Modena oggi sabato 15 luglio 2006. |
Martedì 11- Venerdì 14 Luglio 2006 - Francia
L’attraversamento della Francia da parte del Mediterraid non è meno importante del passaggio nelle altre nazioni del Mediterraneo, ma la realtà che incontriamo è per noi consueta e conosciuta e la mente ritorna spesso al fascino delle coste deserte del NordAfrica o alla accoglienza entusiasta che abbiamo ricevuto in MedioOriente. |
Domenica 8- Lunedì 9 Luglio 2006 - Spagna
Chiara Dino è una giornalista che lavora per DdiRepubblica e ha già scritto per il Mediterraid un articolo che è stato pubblicato prima della nostra partenza. |
Venerdì 6- Sabato 7 Luglio 2006 - Spagna
Benidorm a metà strada tra Almeria e Valencia sulla Costa Blanca rappresenta “un caso” sia dal punto di vista sociologico che dal punto di vista architettonico. |
Mercoledì 5 - Giovedi' 5 Luglio 2006 - Spagna
Il Mar de Plata (mare di plastica) si estende soprattutto da El Ejido a Almeria. |
Lunedì 3- Martedi' 4 Luglio 2006 - Spagna
La scuola di flamenco di Juan Polvillo a Siviglia e' considerata una tra le piu' importanti in Spagna. |
Sabato 1- Domenica 2 Luglio 2006 - Spagna
Oggi e' il giorno in cui torniamo definitivamente in Europa, eravamo gia' in Spagna ma non ancora in Europa in quanto Ceuta e´una enclave spagnola inclusa nel territorio del Marocco e quindi in Africa. |
Giovedi' 29 - Venerdì 30 giugno 2006 - Marocco
El Hoceima in Marocco e' una piacevole cittadina con una bellissima spiaggia, non e' invasa dai turisti stranieri e l'atmosfera vacanziera e' determinata solo dallo struscio dei locali. |
Martedì 27 - Mercoledi' 28 giugno 2006 - Algeria
Il Mediterraneo non è affatto unito e in armonia come vorremmo, diverse sono le aree di crisi e spesso i giudizi che raccogliamo sui “vicini di casa” non sono lusinghieri. |
Lunedi' 26 giugno 2006 - Algeria
Algeri è una città difficile, i suoi palazzi bianchi con le ringhiere barocche dipinte di azzurro la rendono spettacolare, ma la sporcizia e il degrado generale la privano di quella piacevolezza che il colpo d’occhio complessivo promette. |
Domenica 25 giugno 2006 - Algeria
Il direttore del giornale di Algeri in lingua Araba “Il Paese” Dott. Abdelkader Djema con cui ci siamo incontrati ieri ci ha parlato a lungo della frustrazione del mondo Arabo nei confronti dell’Occidente per non essere capito e considerato come vorrebbe. |
Sabato 24 giugno 2006 - Algeria
Ad Algeri intervistiamo nell’ordine: il consigliere della Ambasciata d' Italia Dott. Bellavia, la presidentessa della organizzazione Rachda, Badia Sator, il direttore del giornale in lingua Araba “Il Paese” Dott. Abdelkader Djema e l’arcivescovo di Algeri Mons. Henry Teisser responsabile di tutti i religiosi cristiani del Paese. |
Martedì 20 - Venerdì 23 giugno 2006 - Algeria
L’Algeria ha vissuto negli ultimi anni eventi molto drammatici. |
Lunedì 19 giugno 2006 - Tunisia
Nel millecinquecento i marchesi Lomellini di Pegli in Liguria scoprirono che qui a Tabarka nel nord della Tunisia, vi erano grandi banchi di corallo e trasferirono dalla Liguria alla Tunisia intere famiglie di pescatori per lo sfruttamento del prezioso materiale. |
Giovedì 15 - Sabato 18 giugno 2006 - Tunisia
Il Mediterraid è arrivato a due terzi del suo percorso, a Jerba era prevista una sosta di solo riposo di qualche giorno; siamo arrivati in Tunisia senza mai aver tirato il fiato e siamo davvero stremati. L'avventura Mediterraid è esaltante; luoghi, persone, parole, colori, e sensazioni si susseguono senza tregua. Ogni giorno abbiamo avuto un lavoro da svolgere ed anche se capiamo di essere privilegiati e fortunati a poter partecipare a una tale esperienza, ciò non toglie che la fatica è tanta e maggiore del previsto. |
Mercoledì 14 giugno 2006 - Tunisia
La Gargoulette è un vaso di coccio realizzato al tornio dagli artigiani di Jerba, può essere bianco se impastato con acqua di mare o rosso se con acqua dolce. Viene utilizzato per la pesca del polpo che vi entra ma non riesce ad uscirne prima che i pescatori tirino a secco i vasi. Ma la Gargoulette è anche il nome di una pietanza raffinata: pezzi di carne di agnello e spezie vengono inseriti nel vaso che dopo essere stato sigillato ermeticamente viene messo a cuocere sulla brace per otto ore. Alla fine il vaso viene rotto con un colpo secco e l'agnello e i suoi sapori fino a quel momento prigionieri vengono liberati nel piatto del fortunato degustatore. |
Martedì 13 giugno 2006 - Tunisia
Il Mediterraneo è tuttora teatro di fenomeni di emigrazione spesso con risvolti drammatici: da sempre l'emigrazione ha rappresentato una scelta sofferta, lo sradicamento dalle proprie origini per giocarsi l'unica chance per una vita meno disperata. Oggi nel Mediterraneo si assiste, come nel resto del mondo, ad una emigrazione del tutto diversa, una emigrazione "di benessere". Sempre più Europei benestanti abbandonano la loro vita cittadina a Londra, a Parigi o a Milano per stabilirsi in luoghi meno caotici, dove il clima è dolce, la gente è ospitale e dove con l'equivalente di un canone di affitto di una casa europea, si può vivere da re. L'isola di Jerba in Tunisia, è, insieme alle isole greche, al Marocco, e alla Spagna, uno di questi luoghi meta della nuova emigrazione di "lusso". Moltissimi Francesi, Inglesi,Tedeschi ed anche Italiani hanno affittato o comprato case meravigliose sul mare con poche lire e trascorrono le giornate tra incontri, letture, passeggiate, mare e grigliate di pesce, godendo di una qualità della vita impensabile nelle loro città europee. |
Lunedì 12 giugno 2006 - Tunisia
Mosbahber fa il cameriere ad Houm souk, la piccola cittadina capoluogo dell'isola di Jerba, ha lavorato dodici anni in Italia, in Germania, in Svizzera ed in Olanda, ha viaggiato in Egitto, in Libia e in Marocco, parla un italiano fluente, vede la televisione italiana, ci dice che mai nei dibattiti televisivi come quello di "Bruna Vespa", si capisce quali sono i veri problemi del mondo arabo e del suo rapporto con l'occidente, ce li illustra attraverso una analisi pacata e lucida. Mosbahber fa il cameriere ma parla come un politologo. |
Domenica 11 giugno 2006 - Libia
Il nostro viaggio in Libia è finito, ii tre accompagnatori inviati dal Ministero del Turismo ci assistono fino all'entrata in Tunisia, sono stati preziosi, efficienti, discreti e divertenti. Per sette giorni ci hanno accompagnato svolgendo per noi tutte le pratiche nei posti di blocco, e facendoci ottenere tutti gli ingressi gratuiti nei siti archeologici e nei musei e quel che più conta è che ci hanno fatto avere tutti i permessi per filmare o fotografare. Ci salutiamo con baci ed abbracci con la promessa di rivederci. |
Sabato 10 giugno 2006 - Libia
La Wolkswagen maggiolino azzurra con cui Gheddafi in gioventù girava per il paese per fare propaganda fà bella mostra di sè all'ingresso del museo di Tripoli. I reperti greco-romani sono la parte più cospicua del materiale esposto a ricordare ancora una volta come nel Mediterraneo le diverse culture si sono sempre avvicendate e contaminate. |
Venerdì 9 giugno 2006 - Libia
Il pieno di gasolio in Libia costa l'equivalente di 7 euro. Qui come in tutto il mondo arabo il vero tesoro è rappresentato dall'acqua, e la Libia ha bisogno di acqua al nord per irrigare i campi. |
Giovedì 8 giugno 2006 - Libia
Leptis Magna può essere paragonata a Roma o ad Atene, ma queste ultime oggi sono metropoli moderne dove agli edifici e alla struttura urbana del periodo romano si sono sovrapposti nei secoli i più diversi interventi urbanistici. A Leptis Magna questo non è successo, la città fu abbandonata intorno al VII secolo d.C. in seguito all'insabbiamento del porto. Ancora oggi è possibile riconoscere perfettamente tutto lo sviluppo della antica città. Il sito è stato dichiarato patrimonio dell'Umanità dell' Unesco nel 1982. |
Mercoledì 7 giugno 2006 - Libia
L'equipaggiamento tecnico della spedizione Mediterraid è composto da due videocamere professionali Sony, diversi microfoni, faretti e treppiedi, quattro fotocamere digitali Canon, un portatile Macintosh ed un portatile IBM. Per la connessione internet spesso è sufficiente il collegamento con un normale cellulare predisposto, talvolta in mancanza di campo viene utilizzato un telefono satellitare Thuraya. Le competenze individuali sono cosi' configurate: un coordinatore generale, una segretaria di redazione, due operatori video, un fotografo e una web master. A quest'ultima un ringraziamento particolare per rendere possibile l'aggiornamento costante di questo diario di viaggio in condizioni non sempre facili. |
Martedì 6 giugno 2006 - Libia
In Siria Mohammed ci ha detto che lavorando a Milano ha capito che in Italia "la settimana dura un giorno", intendendo dire che tutti i giorni della settimana sono uguali, fatti di lavoro e di routine, ed è tornato nel suo paese a trascorrere le giornate ognuna diversa dall'altra. |
Lunedì 5 giugno 2006 - Libia
Durante il periodo coloniale l'Italia in Libia si è macchiata di colpe gravi di cui in Italia si parla poco. La Libia in Italia è poco conosciuta e visitarla rappresenta una rivelazione. I suoi luoghi archeologici sono di una bellezza mozzafiato, la luce, l'aria ed il mare rendono il soggiorno piacevole, le città sono pulite ed ordinate e la gente è dolce e gentile. |
Domenica 4 giugno 2006 - Libia
Entriamo in Libia, siamo attesi e una delegazione del Ministero del Turismo ci riceve con tutti gli onori: è pronta per noi una cena con spettacolo e musica. Per tutta la permanenza in Libia avremo tre accompagnatori che con il loro pick-up governativo ci scorteranno e ci guideranno. Il nostro soggiorno è completamente a carico del Ministero del Turismo che ci consegna, tramite un suo funzionario, diverse mazzette di contante con il quale salderemo tutte le spese. |
Sabato 3 giugno 2006 - Egitto
La Biblioteca di Alessandria fù la più grande raccolta di volumi e di sapere del mondo antico. Distrutta da Cesare nel 48 a.C., oggi rivive grazie ai finanziamenti arabi ed al lavoro di un pool di architetti nord-europei. Le linee avvenieristiche non tralasciano citazioni antiche come gli alfabeti incisi all'esterno. L'effetto è notevole, all'interno colpisce, in mezzo a tanta modernità, vedere studentesse interamente velate di nero, guanti compresi, armeggiare con tastiere e mouse alla ricerca di informazioni su internet. |
Venerdì 2 giugno 2006 - Egitto
Federica Zoja è una giornalista che lavora al Cairo per alcune testate italiane. Ci intervista nel ristorante del nostro albergo; memorizza con il suo piccolo registratore tutto quello che raccontiamo sulla storia del Mediterraid, sul suo svolgimento e sul suo significato. Noi filmiamo tutto e approfittiamo per farle domande sulla realtà egiziana e sul futuro di questa nazione e alla fine non si sa più chi è l'intervistato e chi l'intervistatore, ma il senso del Mediterraid è proprio questo: stimolare il dibattito, proporre un'occasione di scambio, fornire e recepire informazioni, capire e comunicare le realtà presenti nel Mediterraneo. |
Giovedì 1 giugno 2006 - Egitto
L'ambasciatore Italiano al Cairo è molto interessato al progetto Mediterraid ed ascolta attentamente la dinamica e le finalità del'iniziativa. |
Mercoledì 31 maggio 2006 - Egitto
Il barcone naviga sul Nilo lentamente, il vento caldo, le luci della città e la musica orientale che proviene dall'interno rendono la situazione molto esotica. Siamo qui per filmare lo spettacolo di danza del ventre oggetto della nostra ricerca sulle sonorità del Mediterraneo. Il pubblico è composto da locali in vacanza e coppie arabe in viaggio di nozze con le signore spesso completamente coperte a parte gli occhi sempre neri e vivaci. |
Martedì 30 maggio 2006 - Egitto
"Una giornata al Cairo equivale a fumare trenta sigarette", così recita la guida. Lo smog è visibile, il traffico estenuante, ma la città è intrigante e girare per il Cairo non annoia mai. Stiamo lavorando intorno alle sonorità del Mediterraneo e siamo alla ricerca della casa di Ragia Hassan, una famosa danzatrice del ventre che ci riceverà nel salotto della sua casa e ci racconterà la sua storia e la storia di questa danza diffusa in tutto il Mediterraneo e ormai oggetto di grande interesse anche nei paesi europei. |
Lunedì 29 maggio 2006 - Egitto
Lo spostamento da Nuweiba al Cairo prevede due tappe significative: il Monastero di Santa Caterina sotto il Monte Sinai e il passaggio nel tunnel sotto il canale di Suez. Il Monastero, che abbiamo visitato altre volte, è sempre affascinante nonostante la presenza di numerosi turisti. Il canale, invece, che altre volte abbiamo potuto vedere e fotografare liberamente, stavolta è inavvicinabile in quanto considerato "obiettivo militare". Percorriamo il tunnel pensando alle navi che passano sopra la nostra testa e che non potremo vedere. |
Domenica 28 maggio 2006 - Egitto
A questo punto del viaggio la stanchezza si fa sentire e un giorno di riposo nel villaggio deserto con bungalow sul mare a Nuweiba, ci sembra un miracolo. Riordiniamo il materiale e prepariamo il lavoro per i prossimi giorni, ma un bagno nel Mar Rosso ci fà sentire almeno per qualche ora "in vacanza". |
Sabato 27 maggio 2006 - Egitto
Il Sinai attraversa un periodo particolare, alcuni attentati recenti hanno scoraggiato il turismo sul quale tutta la regione ha puntato moltissimo. Il governo egiziano cerca di tranquillizzare al massimo gli occidentali che si recano in queste zone, ma il risultato è forse controproducente: al nostro arrivo abbiamo trovato una camionetta militare con cinque soldati armati che ci ha scortato, più un funzionario della sicurezza in borghese, anch'esso armato, che è salito a bordo della nostra auto. In questa formazioni abbiamo percorso la strada tra il porto ed il nostro albergo. Tutto questo apparato puramente "precauzionale" come ci spiega il funzionario, invece di farci sentire più tranquilli rende la situazione piuttosto inquietante. |
Venerdì 26 maggio 2006 - Giordania
Il traghetto che da Aqaba in Giordania porta a Nuweiba in Egitto parte a mezzanotte, ognuna delle macchine in attesa racconta una storia: giganteschi pick-up targati Kuwait stracarichi di articoli elettronici indicano il fitto scambio commerciale che esiste tra i paesi di questa area. Scassatissime Peugeot 504 anch'esse stracariche ma di bagagli malconci indicano le vie dell'emigrazione. Ricchi sceicchi a bordo di fiammanti Mercedes si spostano per svago o per affari. La nostra Toyota che a noi sembra grande e caricata al massimo nella fila di queste auto in attesa appare come una piccola utilitaria. |
Giovedì 25 maggio 2006 - Giordania
Lawrence d'Arabia fù incaricato dal governo inglese di guidare la ribellione araba contro i Turchi. Egli lo fece in buona fede, convinto di agire per il bene degli Arabi a cui l'Inghilterra aveva promesso l'indipendenza. Alla guida di migliaia di beduini insieme agli sceicchi di cui aveva conquistato la fiducia, Lawrence attraversò il terribile deserto di Wadi Rum e attaccò i Turchi che presidiavano Aqaba alle spalle, quando tutte le difese erano rivolte verso il mare, unico versante da cui i Turchi si aspettavano l'attacco. La battaglia fù vinta facilmente da Lawrence e i Turchi furono definitivamente sconfitti, ma l'Inghilterra tradì gli Arabi e la buona fede di Lawrence non concedendo l'indipendenza ma sostituendosi ai Turchi come forza di occupazione. |
Mercoledì 24 maggio 2006 - Giordania
La Giordania è l'unico paese del nostro percorso che non si affaccia direttamente sul Mar Mediterraneo. I suoi mari sono il Mar Morto ed il Mar Rosso. Più corretto sarebbe stato passare dalla Siria in Libano e poi in Israele per percorrere effettivamente la costa del Mediterraneo. Purtroppo il "mare di amici" che noi proponiamo trova in questi luoghi un ostacolo insuperabile. Non sarebbe stato possibile attraversare i paesi arabi del Medio Oriente e del Nord Africa se avessimo incluso nel nostro percorso Israele. La nostra auto porta sulle fiancate la cartina dell'itinerario e l'elenco dei paesi attraversati, e se tra questi vi fosse stato Israele non saremmo potuti entrare in nessun paese arabo. La speranza è che nel futuro le successive edizioni del Mediterraid possano effettivamente percorrere la costa del Mediterraneo senza più trovare ostacoli alla reciproca accettazione ed alla convivenza pacifica. |
Martedì 23 maggio 2006 - Giordania
Aquaba 20 anni fà, nel nostro primo viaggio, era una cittadina silenziosa ed affascinante. Oggi è a metà un luna park ed a metà un immenso cantiere. Ovunque si vedono cartelloni che riproducono la città come sarà nel 2010 al termine dei lavori. Anche la Giordania avrà la sua Sharm El Sheikh , tutti sono contenti ed aspettano il benessere che arriverà con il turismo di massima che in parte è già arrivato. Noi anche qui ci chiediamo se tra la povera cittadina affascinante che era venti anni fà e la turislandia deprimente che sta diventando oggi non ci poteva essere per Aqaba una terza via. Esiste uno sviluppo economico che permetta di non perdere la propria identità? |
Lunedì 22 maggio 2006 - Siria
La piccola scuola del piccolo villaggio vicino Sweeda è frequentata da circa 30 bambini. Il maestro conosce poche parole di inglese ma l'accoglienza che ci riserva è calorosa. I bambini cantano e marciano per noi, ci sfidano in una mini partita di basket. L'edificio sorge in mezzo ad un deserto pietroso, è composto da quattro aule ognuna con una vecchia stufa a legna nel centro. I pacchi di quaderni, penne, matite e pennarelli che abbiamo portato, qui saranno davvero utili. In questa zona a Sud-Est della Siria a ridosso del confine giordano non arriva mai nessuno e non esistono negozi. Quando ripartiamo i bambini ci salutano gridando e siamo convinti che ricorderanno a lungo quella strana macchina colorata che ha portato quaderni e colori. |
Domenica 21 maggio 2006 - Siria
"Quanto è difficile essere buoni". E' il pensiero che ci ronza in testa mentre organizziamo la consegna degli aiuti umanitari affidatici dalla organizzazione Bambini nel Deserto. Difficoltà di vario genere rendono complicato quello che sembra semplicissimo: dare qualcosa a qualcuno che ne ha bisogno. Dove? Come? A chi? Quanto? Chiedendo il permesso? e poi: chi non potrà avere niente cosa proverà? Creeremo delle discriminazioni? etc. Comunque applichiamo la politica del possibile e distribuiamo i pacchi di indumenti divisi per altezza di bambino in un accampamento di berberi a sud di Damasco. La sensazione è quella di chi cerca di svuotare il mare con un cucchiaino, e ce ne andiamo più amareggiati per quello che non possiamo fare anzichè felici per quello che abbiamo fatto. |
Sabato 20 maggio 2006 - Siria
C'è una nuova strada tra Palmira e Damasco, rispetto a prima si risparmiano almeno 100 km. Deserto assoluto prima del traffico caotico della città. Diversi bivi, indicano la strada per Bagdad e ci ricordano quanto siamo vicini al confine con l'Iraq, e quanto siamo lontani da quel mondo di pace che vorremmo. |
Venerdi' 19 maggio 2006 - Siria
Palmira è un luogo lontano dal mare, immersa nel deserto compare inaspettata dopo 100 km di nulla assoluto. Sembra finta, sembra troppa. Le maestose rovine della città romana, il castello arabo copiato dalle favole, auto, moto e carretti copiati dai cartoni animati, colori, luci e suoni inventati dalla più sfrenata fantasia. Anche qui siamo ospiti, la gente è gentile, ma quando cominciamo a riprendere il mercato, accade qualcosa difficile da capire: bambini, giovani e anche adulti ci sono intorno, scherzano e sorridono ma di fatto ci impediscono di riprendere, sembra allegria ma si percepisce una sorta di boicottaggio. La sera veniamo inviatati a bere il thè da degli operai nella loro baracca, sono gentilissimi, cordiali e generosi ma ci dicono che "Italia no good" e ci spiegano che la guerra in Iraq ha cambiato il loro giudizio sull' Italia. Non c'è assolutamente nessun pericolo per gli italiani in Siria, ma quella simpatia incondizionata per l'Italia che trovammo 15 anni fà, oggi non esiste più. |
Giovedi' 18 maggio 2006 - Siria Abbiamo salutato Matteo percorrendo insieme a lui i primi chilometri per uscire dalla città, ma poi le opposte direzioni ci hanno separato. |
Mercoledi' 17 maggio 2006 - Siria Matteo Scarabelli è un giornalista del Corriere della Sera che sta compiendo il Giro del Mediterraneo nel senso opposto al nostro, ma sopratutto lui lo sta compiendo in bicicletta! Incontrarlo davanti all'hotel Al-Hayat di Lattakia appena dopo essere entrati in Siria è stato per noi emozionante. |
Martedi' 16 maggio 2006 - Turchia Oggi e' trascorso un mese da quando il Mediterraid è partito. Le sensazioni che proviamo sono contradditorie, se pensiamo a quello che abbiamo lasciato alle spalle ci sembra di essere partiti da un anno, ma se guardiamo a quello che ci aspetta ci sentiamo ancora all'inizio. Il viaggio è una corsa mozzafiato, la mattina ci svegliamo presto e alla sera a stento completiamo il lavoro della giornata prima di andare a dormire. Vorremmo avere più tempo da dedicare ai luoghi e alla gente che incontriamo, le immagini si sovrappongono e i ricordi si mescolano fino ad addensarsi in un'unica sensazione generale: il popolo Mediterraneo esiste. Ovunque la stessa disponibilità, lo stesso fatalismo positivo e la stessa allegria esistenziale. Non sappiamo cosa accadrà d'ora in poi ma fino ad adesso la nostra ipotesi di stile di vita mediterraneo ha trovato solo conferme. |
Lunedi' 15 maggio 2006 - Turchia Il "Tantuni" è un piatto tipico della cucina di Mersin; nonostante gli ingrendienti siano quelli tipici della cucina mediterranea qui a causa delle particolari condizioni geoclimatiche assumono sapori inaspettati. Ovunque si vedono insegne che propongono l'acquisto e la consumazione del "Tantuni". Le riprese della preparazione ci occupano per tutta la giornata, prima facciamo la spesa al mercato insieme al nostro cuoco che si comporta da vero attore, parlando con i venditori e trattando sul prezzo, poi nella cucina del suo ristorante riprendiamo la lunga preparazione fino a consumare la pietanza a tavola tutti insieme. |
Domenica 14 maggio 2006 - Turchia Murat l'archeologo di Anamur e' rimasto colpito dal grande bagaglio sul portapacchi della nostra auto contenente aiuti umanitari e materiale didattico affidatici dalla Organizzazione Bambini nel Deserto che dovremo consegnare in Siria. Il nostro progetto si articola su due piani diversi: sociale ed umanitario. Tra poco entreremo in Siria e qui si svolgerà la prima fase dello scopo umanitario della iniziativa Mediterraid. Murat ha condiviso pienamente questo aspetto e ci ha consegnato alcuni libri di Storia da unire al materiale che consegneremo in una piccola scuola vicino Palmira in Siria. |
Sabato 13 maggio 2006 - Turchia La costa Turca si divide in quattro regioni: Mar Nero, Mar di Marmara, Mar Egeo e Mar Mediterraneo. Siamo in questa quarta regione ad Anamur, qui si trova la punta più a sud di tutta la Turchia. Con Murat, l'archeologo del museo, visitiamo l'antica città di Anamurion: si tratta di un sito archeologico sorprendente, la città romana è enorme e ancora tutta da scoprire, splendidi mosaici affiorano se solo si scansa lo strato superficiale di sabbia e terra, un antica strada in marmo si inabissa nel mare. Ad Anamur moltissimi sono i segni del passaggio delle varie civiltà del Mediterraneo e l'archeologo del museo sottolinea come e' possibile e indispensabile che i discendenti di tali civiltà debbano capirsi, convivere pacificamente e sforzarsi per rendere il Mediterraneo un luogo di incontro e confronto tra culture diverse con una storia passata in comune. |
Venerdi' 12 maggio 2006 - Turchia Fino ad adesso abbiamo assaporato le cucine locali e quella Turca e' ricca e varia, ma oggi abbiamo preso un impegno con Tayli: lui ci metterà a disposizione la cucina del suo ristorantino sul mare appena fuori dal paese e noi faremo la spesa e cucineremo spaghetti al sugo italiano per noi e per la sua famiglia. Alla preparazione partecipa la vecchia madre di Tayli ed i suoi due fratelli. Alla fine siamo tutti insieme a tavola a grattuggiare formaggio di capra sopra gli spaghetti fumanti. Oggi lo scambio e' stato di carattere gastronomico, ma preparare, cucinare e mangiare insieme ci ha avvicinato più di mille discorsi; e alla fine noi facciamo fatica ad andar via e Tayli sembra voglia trattenerci più a lungo possibile. La locandina del Mediterraid rimarrà attaccata nel piccolo ristorante ed il ricordo di questa giornata rimarrà attaccato per sempre alla nostra memoria. |
Giovedi' 11 maggio 2006 - Turchia Il film "Mediterraneo" di Salvatores non ha giovato soltanto all'isola Greca di Kastellorizo, ma anche al piccolo porto Turco di Kas. Da qui partono per la visita dalla mattina alla sera le imbarcazioni cariche di turisti attratti dalla notorietà della piccola isola. Tra le autorità marittime Turche e quelle Greche è stato siglato un accordo che permette di partire la mattina da Kas in Turchia per raggiungere Kastellorizo in Grecia, questo anche in assenza di dogana, l'eccezione favorisce il turismo in ambedue le località ed è un esempio di fattiva collaborazione tra due Paesi del Mediterraneo che ben rappresenta quella necessità di buoni rapporti che l'iniziativa Mediterraid vuole promuovere. |
Mercoledi' 10 maggio 2006 - Turchia La giornata trascorre interamente per lo spostamento tra Izmir e Kas. Sono circa 500 Km di strada in parte larga e veloce ed in parte spettacolare e tortuosa. Arriviamo a Kas in serata intravediamo al crepuscolo, poco distante dalla costa, l'isola greca di Kastellorizo, dove Salvatores ha ambientato il film "Mediterraneo" . Domani cercheremo di raggiungerla anche se ufficialmente in questo luogo non esiste dogana e pertanto non dovrebbe essere possibile passare dalla Turchia alla Grecia. |
Martedi' 9 maggio 2006 - Turchia Gli alberghi che ci ospitano offerti dall'Ente del Turismo Turco sono di un lusso che quasi ci imbarazza. L'ospitalità turca rimarrà a lungo nei nostri ricordi così come questo Paese luminoso ed affascinante. Non è raro fermarsi a parlare con qualcuno e ritrovarsi a bere the' insieme senza la minima possibilità di pagare alcunche. Tra spostamenti, riprese video, fotografie ed impegni vari le giornate sono piuttosto faticose e trovare alla sera una suite confortevole ci permette di lavorare comodamente per organizzare la giornata successiva. Siamo molto grati all'Ente del Turismo Turco che ci ha riservato sistemazioni di altissimo livello. |
Lunedi' 8 maggio 2006 - Turchia A differenza di altri bazaar di grandi città mediorientali quello di Instanbul ha ancora molti angoli autentici e ci si può imbattere all'improvviso in un saldatore o uno scrivano e in botteghe fumose dove la vita reale non è intaccata dal flusso turistico poco distante. |
Domenica 7 maggio 2006 - Turchia Instanbul è la piu bella città del mondo.
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Sabato 6 maggio 2006 - Turchia I Derwishi rotanti si esibiscono anche a Roma o a Milano nei teatri, ma quello è uno spettacolo. Qui a Instanbul all'Accademia del Divano, nella sala di legno ottagonale è un'altra cosa: è una preghiera e una meditazione. |
Venerdi' 5 maggio 2006 - Turchia La strada per Instanbul è veloce ma l'entrata in città è complicatissima, la totale assenza di indicazione per il centro ci costringe a giri tortuosi. |
Giovedi' 4 maggio 2006 - Grecia/Turchia Alexandropoli e' la nostra ultima tappa greca. |
Mercoledi' 3 maggio 2006 - Grecia Continua il viaggio verso est. |
Martedi' 2 maggio 2006 - Grecia Qualche problema tecnico all'auto che come spesso avviene in queste circostranze si risolve in una bellissima occasione di contatto e conoscenza con persone disponibili e generose. Il problema e' subito risolto, ma la giornata trascorre con l'assistenza del capo officina Toyota che ci accompagna nel punto panoramico di Salonicco e ci aiuta nei contatti con la scuola di danza dove riusciamo ad effettuare le riprese di oggi del Sirtaki. Ancora una volta le testimonianze degli addetti ai lavori ci confermano la "non autenticità" di questa danza. La nostra ricerca delle comuni origini delle musicalità del Mediterraneo continua... La disponibilita' e la ospitalita' sono una costante dei popoli del Mediterraneo ed e' anche questo un aspetto importante che noi tendiamo a sottolineare con la nostra iniziativa. Da domani inizieremo a spostarci verso est. |
Lunedi' 1 maggio 2006 - Grecia La citta' e' blindata, anche qui il primo maggio e' occasione di manifestazioni. La recente visita di Condolezza Rice ha infiammato gli animi e dal nostro albergo situato vicino all'ambasciata Americana si segue il passaggio del corteo davanti ad un vero e proprio esercito a difesa della sede diplomatica. Il nostro progetto che tende ad evidenziare sempre i buoni rapporti tra i popoli del Mediterraneo e non, incontra talvolta situazioni e passioni che vanno in un' altra direzione; ma questo ancora di piu' ci conforta nella necessita' di lavorare sempre e comunque, per quanto ci e' possibile, per riportare il pensiero alla necessita' di superare le incomprensioni se non tra i governi almeno tra la gente. |
Domenica 30 Aprile 2006 - Grecia Atene è affascinante, la città e' viva e moderna, la sua vocazione turistica non la rende snaturata. L'antico quartiere della Plaka è zeppo di ristorantini e negozietti ma conserva angoli suggestivi, la vìsta dal promontorio Lycavitosh è mozzafiato e la visita all'Acropoli è sempre emozionante. Il nostro progetto incontra anche qui la condivisione di chiunque ne venga a conoscenza e si moltiplicano i contatti e gli appuntamenti per successivi sviluppi dell'iniziativa Mediterraid sia in ambito umanitario che di diffusione del messaggio di amicizia tra i popoli del Mediterraneo. |
Sabato 29 Aprile 2006 - Grecia Riprese e intervista alla scuola di Sirtaki: il maestro ci racconta come questa danza che nell'immagiario collettivo rappresenta il folclore Greco sia la sintesi di almeno tre danze originali che si praticavano nei paesi Balcanici e che e' apparsa solo negli anni sessanta in seguito all'uscita del film "Zorba il Greco". In serata assistiamo a uno spettacolo di balli greci che ricordano in forma e suoni le atmosfere del Mediterraneo orientale; intervistiamo il primo ballerino che ci conferma che il Sirtaki non è particolarmente amato e praticato dai greci e relegato sopratutto a eventi turistici. Prendiamo atto di questa realtà ma non possiamo non provare emozione all'assistere al crescendo musicale e gestuale del Sirtaki specie se eseguito con trasporto e abilità come nello spettacolo a cui assistiamo. |
Venerdì 28 Aprile 2006 - Grecia Atene è oggi una città pulita e organizzata e viene voglia di confrontare il rapido sviluppo di questi luoghi con l'immobilismo lasciato in patria. Giornata occupata a coordinare i contatti e le riprese di domani: incontriamo alcuni giornalisti locali e prendiamo appuntamento per effettuare le riprese e le interviste alla scuola di Sirtaki e nel locale da ballo. La sera trascorre visionando il girato. |
Giovedì' 27 Aprile 2006 - Albania/Grecia Da Girocastro, antica e suggestiva cittadina arroccata su un cucuzzolo nei pressi di un lago ci dirigiamo verso Kakavia luogo in cui è situata la frontiera di uscita dall'Albania e di entrata in Grecia. La strada è larga e veloce e le formalità sono molto più rapide del previsto, nulla a che fare con la situazione incontrata negli anni '80. Tutto il viaggio fino ad Atene è diverso rispetto ad alcuni anni fa: per arrivare al Peloponneso non è più necessario il traghetto tra Rio e Antirio in quanto è stato costruito un avveniristico ponte in occasione delle olimpiadi, il canale di Corinto si supera in velocità sulla nuova strada che non permette la sosta panoramica. Tutto più veloce e pratico ma meno suggestivo (ma chi vuole percorrere la vecchia strada può ancora farlo). La sera siamo ad Atene ospiti dell'Ente del Turismo Greco e della Sunny Greece che ci ha riservato alberghi di alto livello in tutta la Grecia. |
Mercoledi' 26 Aprile 2006 - Albania Nel primo pomeriggio abbiamo visitato Butrinto, citta' che dalla sua fondazione nel VII sec. a.C., fino ai giorni nostri ha visto avvicendarsi numerose civilta' del Mediterraneo: Illiri, Greci, Romani, Bizantini, Slavi e Veneziani. Mentre ci dirigiamo a Girocastro siamo costretti ad intervenire davanti al comportamento di un pescatore il quale si compiaceva di aver catturato una tartaruga "Careta Careta" specie in via di estinzione, e la stava facendo morire per poterla vendere. L'abbiamo comprata e portata al mare, respirava a fatica ma appena ha toccato l'acqua ha racimolato le ultime forze e in pochi minuti ha preso il largo e ci ha lasciato con una emozione indimenticabile.........ci piace pensare che potra' continuare il giro del Mediterraneo insieme a noi. |
Martedi' 25 Aprile 2006 - Albania Dopo una buona colazione nella piazza Schandemberg con il suo grande mosaico dedicato al lavoro del Popolo, ci apprestiamo ad attraversare il traffico caotico della citta' in direzione Durazzo. La citta' da' una sensazione di operosita' e di voglia di crescere e quella atmosfera di pericolo soprattutto per i propri beni che si percepiva fino a qualche anno fa', e' assolutamente scomparsa qui come in tutto il resto del paese. Superato Durazzo ci dirigiamo lungo la costa verso Sud e a Valona incontriamo un commerciante di colori vissuto in Italia 12 anni che ci spiega come oramai l'Italia per gli Albanesi non e' piu' considerata quella terra dell'oro che era negli anni '80 e '90,ci spiega che molti Albanesi lavorano si in Italia, ma solo per procurarsi una base che gli permetta di iniziare una attivita' in patria in quanto come lui stesso dice, con un lavoro che possa fruttare 300 o 400 euro la vita in Albania oggi puo' essere piacevole e sostenibile. Poco fuori Valona superiamo il cimitero dei caduti di Otranto che ricorda la grande tragedia del mare che in un unico episodio ha decimato intere famiglie della citta'. |
Lunedi' 24 Aprile 2006 - Albania Siamo a Tirana, alloggiamo in una villetta appartenuta ad un importante professore di fisica ed ora trasformata in un bed and breakfast da una coppia di intraprendenti ragazzi. La sera incontriamo un giornalista e un noto pittore che ha come soggetto privilegiato della sua arte quello che lui stesso definisce "l'Uomo Balcanico", e molte sue opere raffigurano visi ieratici di Dervishi Sufi. |
Venerdi' 21 - Domenica 23 Aprile 2006 - MontenegroAlbania
Domenica 23 aprile, oggi e' la Pasqua ortodossa ma in giro non se ne vedono i segni. Per noi è il primo giorno in Albania, passando da Scutari siamo arrivati a Tirana dove stiamo aspettando di incontrare un giornalista e forse il Sindaco.
In Bosnia casualmente siamo capitati nella festa di fine corso della scuola di Medicina di Mostar, la cui direttrice amante dell'Italia ha condiviso pienamente le finalità del nostro progetto e si è subito proposta per scrivere in cirillico la frase: Il nostro progetto si sviluppa su due piani diversi: uno immediato che trova applicazione localmente, incontrando le personalità e le genti presenti lungo il percorso che cerchiamo di sensibilizzare alla necessita' di promuovere l'amicizia tra i popoli del Mediterraneo. P.S.: |
Giovedi' 20 Aprile 2006 - Bosnia
Siamo ancora in Croazia, ci svegliamo all'Hotel Marco Polo: l'albergo e' carino ma non all'altezza del nome. Giornata di spostamento con sosta pranzo sul molo con panini comprati al supermercato. Superiamo Split con il suo skyline di casermoni tutti uguali e a sera siamo a Ploce. L'albergo sul porto e' troppo caro e poco accogliente, ce ne andiamo perplessi, ma qui inizia la nostra fortuna.Dopo pochi Km, ci imbattiamo in una deliziosa locanda immersa negli orti con camere e patio sul canale. Siamo a Rogotin, piccolo paesino al confine con la Bosnia. Grande cena a base di cuore, rane ed anguille. I proprietari ci accolgono con calore e ci raccontano la storia del luogo. La sistemazione costa molto meno dell'albergo di Ploce, ma senz'altro vale molto di piu'. |
Mercoledi 19 Aprile 2006 - Croazia
"Le guerre sono combattute da tanta gente che con si conosce per colpa di due persone che si conoscono molto bene" la citazione di Rooswelt pronunciata dal Vice Sindaco di Cres ci accompagna mentre lasciamo l'isola. Durante la mattinata Claudia ,rileva alcuni dati che potranno servire all'interpretazione della funzione del sito archeologico mostrato da Goran ieri: resti di tempio? area sacra? calendario astrale? Davanti all' Eco Center, Goran scrive in croato la frase tratta dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo sulla nostra bandiera. Salutiamo gli amici di Modena, Guardie Ecologiche Volontarie, che ci hanno accompagnato fino a Cres. |
Martedi 18 Aprile 2006 - Croazia
Incontriamo il Grifone al Museo Eko Center di Cres guidati dal mitico Franz (lo ritroveremo in serata in veste di corista), di particolare interesse la cartina che rappresenta il viaggio del Grifone intorno al Mediterraneo, e il Grifone stesso rappresentato come angelo in diverse religioni. Arriva Goran Susic, Presidente dell'Eco center e biologo di fama, con lui giro dell'isola. |
Lunedi 17 Aprile 2006 - Croazia La giornata inizia con una assolata colazione in un baretto di Sistiana. Ben presto il gruppo si ricompone e si parte per andare a scoprire la storia del Faro di Pirano. Infatti si narra che inizialmente il Faro di Pirano fosse una Torre sulla cui estremita' venivano accesi dei fuochi.Da li' la Torre e' diventata Faro ed ha dato il nome alla citta' (Pir=Fuoco). La nostra giornalista ci racconta un po' di storia antica sulla citta' e l'incontro termina con la scrittura della frase della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'Uomo, sulla nostra bandiera nella piazza principale: "E' indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le nazioni" Ripartiamo alla volta del Faro di Salvore, dove troviamo il guardiano che ci accompagna in cima alla ripida scala fino alla lanterna. Si prosegue verso l'imbarco per l'isola di Cres. |
Domenica 16 Aprile 2006 - Slovenia Sveglia alle ore 8 colazione al centro di Modena, bellissima, partenza per Sistiana, dove ci accoglie Jassna con il suo sorriso, la giovane gionalista che con la sua professionalita' ci accompagnera' a Pirano. Al camping MarePineta dove alcuni prendono dei bungalow altri saranno ospiti a casa di Jassna. |
Sabato 15 Aprile 2006 Ci siamo il Mediterraid e' partito. Un equipaggio e' partito da Campagnano di Roma alle 10.30 ha salutato gli amici e ha offerto la colazione a tutti, ma sopratutto ha conosciuto Marzia Masiello che ha portato i saluti dell'Ing. Mahamud Srour - Assessore con delega alle Relazioni Politiche con i Paesi del Mediterraneo della Regione Abruzzo e ci ha consegnato per suo conto un cestino di prodotti tipici della Regione Abruzzo da consegnare in Siria come simbolo di amicizia. Inoltre Marzia era accompagnata da Pierluigi Imperiale, che ci ha consegnato il "Bastone della Transumanza" un antico bastone di ornello che ci e' stato affidato per compiere insieme al Mediterraid l'intero giro. L'appuntamento con loro e' per il 5 agosto a Campo Imperatore dove sara' restituito il bastone nel corso di una festa dedicata al Mediterraneo. Altri due equipaggi si sono uniti al primo a Modena, dove nella sede Bambini nel Deserto , sono stati ritirati gli aiuti umanitari destinati a un villaggio nelle vicinanze di Palmira in Siria, e ai nomadi del Deserto Giordano. Lo staff Mediterraid cena, festeggia e dorme presso lo storico Circolo Culturale Florida ospiti delle Guardie Ecologiche di Modena. |