DIARIO DI VIAGGIO 2007


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Lunedì 2 Luglio 2007 - Roma

Arrivo a Roma a Villa Celimontana alle ore 19. La sede storica della Società Geografica Italiana che ha patrocinato il Mediterraid 2007 vede la conclusione di una avventura umana, culturale e sociale che ci ha molto impegnato e nella quale hanno creduto numerose entità di rilievo. Ci sarà tempo per gli incontri ufficiali ma ora vogliamo a caldo ringraziare la Regione Lazio, il Comune di Roma, l'Ufficio Informazione delle Nazioni Unite, l'Automobile Club Italia e la Società Geografica Italiana alla quale siamo particolarmente legati per la sua grande storia che ha riempito i nostri sogni di bambini non ancora "viaggiatori".
Il Mediterraid 2007 è finito. Tutto è andato bene, ancora una volta i problemi temuti in fase di progettazione si sono dissolti "sul campo". Il Mediterraneo aiuta chi lo vuole vivere e la "Mediterraneità" permette di superare qualsiasi ostacolo. Adesso comincia il lavoro di organizzazione del materiale e ancora per molti mesi ci sembrerà di viaggiare anche stando seduti di fronte a un computer. Il profumo, la luce, i suoni del Mediterraneo ci rimarranno appiccicati addosso e la voglia di andare ancora, che già si sente, è la garanzia che il Mediterraid farà ancora molta strada.


Domenica 1 Luglio 2007 - Italia

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L'autostrada scorre veloce fuori dai finestrini della nostra auto. Non più porti, carretti, locande, deserti e villaggi. Pubblicità e mega-autogrill ci riportano alla nostra realtà abituale. L'auto è un pò consumata e anche noi non siamo gli stessi della partenza. Quello che abbiamo visto e vissuto ci ha cambiato, dentro di noi è aumenta la consapevolezza della relatività. Le nostre certezze vacillano di fronte alle varietà della vita che si incontrano altrove. Per vedere bene dove siamo, forse, bisogna guardare da lontano e noi siamo andati lontano per capire gli altri ma abbiamo capito meglio anche noi stessi.


Sabato 30 Giugno 2007 - Italia

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San Vito dei Normanni in Provincia di Brindisi è il paese di origine del nostro operatore-regista. Provenendo dall’Albania, dopo due mesi di viaggio, è per noi il luogo ideale per tornare in Italia con gradualità. Il paese è “Mediterraneo” che più non potrebbe. Gli ulivi e le case bianche e le antiche masserie riportano ai paesaggi costieri di molti luoghi visitati nel nostro lungo viaggio. La piazza centrale, rigorosamente pedonale, ha la funzione di “salotto” dedicato allo struscio, agli incontri, alle chiacchiere ai tavolini dei bar. A tutto questo si aggiungono le note di antiche melodie suonate al mandolino dal Maestro Federico Di Viesto, creatore e animatore del “Circolo Mandolinistico”. ”Abbiamo fatto appelli, organizzato corsi musicali ma tra i giovani  c’è poco interesse”, ci dice. La cultura e le abitudini mediterranee sono minacciate dalla globalizzazione dei gusti. Impedire che questa cultura preziosa possa scomparire è una delle missioni dell’Associazione Mediterraid e il lavoro di informazione che stiamo facendo ci appare oggi più importante che mai.


Venerdì 29 Giugno 2007 - Tirana

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Le nostre indagini e le nostre interviste ci dicono che qui forse non è ancora “troppo tardi”. L’Albania è un paese speciale per quanto riguarda la diffusione dell’Aids e delle malattie infettive.
Fino a pochi anni fa il paese era completamente isolato e questo limitava i contagi, ora i  comportamenti sessuali si dividono in due nette categorie. La generazione sopra i trent’anni è molto chiusa e monogama. I più giovani sono liberi ma  anche molto informati. Un pericolo viene dalle trasfusioni di sangue a pagamento poco garantite ma questa è una pratica che sta scomparendo. Lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti viene limitato da campagne informative e da distribuzioni gratuite. L’omosessualità è limitata. L’intera popolazione albanese è di soli tre milioni di individui e questo paese può essere un ottimo laboratorio  di strategie applicate  a uno scenario ancora recuperabile.


Giovedì 28 Giugno 2007 - Tirana

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Paolo Rossi ha immaginato e fondato la Onlus di cui è presidente. Il nome che ha scelto la dice lunga sulle sue capacità creative: "Camminiamo Oltre L'Orizzonte" abbreviato si trasforma nell'acronimo COL'OR. Paolo lavora in Albania dove in passato ha coordinato le ONG Italiane, è impegnato anche in progetti di cooperazione con il Kenia. Per il Mediterraid Paolo Rossi è sopratutto un amico instancabile e generoso che ha reso possibile il lavoro svolto intorno all'Obiettivo del Millennio che riguarda la riduzione dell'AIDS e delle malattie infettive. Ha organizzato gli appuntamenti e ha procurato i contatti con con gli interlocutori locali, in particolare con Natale Capodicasa Presidente della Organizzazione Albanese Donatori Volontari di Sangue a cui va la riconoscenza del Mediterraid e l'ammirazione per il suo impegno "sul campo". Paolo e suoi tanti amici ci hanno ancora una volta ricordato una cosa che abbiamo imparato nel corso dei viaggi del Mediterraid e che vorremmo tutti sapessero: il mondo è pieno di gente che lavora, fatica, si impegna al limite della remissione per il bene degli altri e del mondo. Questa gente non è ricca e non ha potere ma possiede una caratteristica rara: è felice.


Mercoledì 27 Giugno 2007 - Tirana

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A Tirana tutti parlano italiano. Già negli anni della chiusura comunista molti albanesi guardavano clandestinamente la televisione italiana. L'Italia è stata per molti anni la terra promessa da sognare e da conquistare. Ora, dopo molte delusioni, gli Albanesi guardano all'Europa e all'America. La recente visita di Bush a Tirana ha provocato entusiasmi esagerati. Davvero esilerante il filmato in cui Bush stringe le mani alla folla e ritrae il polso senza più il suo Rolex abilmente sfilato da un artista del furto.
L'episodio è stato prontamente smentito ma il video che circola su Internet lascia molti dubbi. L'Albania ha vissuto prima sotto l'influenza sovietica, dopo sotto quella cinese e infine molti anni completamente isolata, una volta aperte le frontiere la trasformazione è stata rapidissima, e adesso a Tirana circolano supermacchine, abbondano negozi di lusso e le ragazze in cerca di marito sfoggiano look provocanti.
Nessuno sa quale sarà esattamente il futuro dell'Albania, certo la recente legge che permetterà l'apertura di casinò, locali streep-tease e case di appuntamento lascia molto perplessi.


Martedì 26 Giugno 2007 - Albania

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Gjergi Kastrioti detto Skanderberg è l’eroe nazionale albanese, ha impedito l’invasione ottomana per oltre vent’anni. Dopo di lui i Turchi avviarono la islamizzazione del paese. Nel 1939 l’Albania è invasa dall’Italia ma nel 1944 i partigiani di Enver Hoxha dichiarano l’indipendenza albanese e si alleano con la Jugoslavia di Tito. Comincia l’isolamento, segue l’alleanza con la Russia di Stalin e in seguito con la Cina. Nel 1978 all’apertura della Cina all’occidente, l’Albania si arrocca in un granitico isolazionismo. Solo nel 1985, alla morte di Enver Hoxha comincia l’apertura. Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1990, i giovani occupano le ambasciate occidentali e scappano soprattutto in Italia. Una graduale crescita economica viene interrotta bruscamente dallo scandalo delle Piramidi Finanziarie che sottraggono i primi risparmi guadagnati all’estero. seguono anni di quasi guerra civile fino alla stabilizzazione di oggi che rischia di fondarsi su una economia di mercato senza regole.


Lunedì 25 Giugno 2007

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Non ci sono molti passeggeri sul traghetto "Kornaro" che collega Karpathos al Pireo e comunque quei pochi sono tutti nel salone ristorante, al bar o nelle cabine. Sul ponte di prua alle diciannove sono solo. Raramente ho visto un mare così calmo e mi stupisco del fatto che a trecentosessanta gradi non si vede un'imbarcazione, uno scoglio o un uccello. Il niente assoluto. Il sole quasi all'orizzonte illumina una distesa immobile solcata da sfumature di blu. Il Mediterraneo può essere molte cose ma anche questo. Niente non c' è niente a perdita d'occhio. Rimango ipnotizzato, penso che è bellissimo, penso che il "niente" è proprio quello che ci manca. Stimoli, impulsi, suoni, il "troppo pieno" è quello a cui siamo abituati, tendiamo a riempire subito il più piccolo vuoto appena si presenta. E invece il niente, il vuoto, sono i nuovi elementi che possiamo imparare ad amare. Mentre penso tutto questo, due delfini cominciano a saltare accanto alla prua; per un attimo il niente si è riempito ma forse è solo il premio per chi ha saputo apprezzarlo.


Domenica 24 Giugno 2007 - Karpathos

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Il piccolo villaggio di Olymbos nell'isola di Karpathos è la meta scelta dal Mediterraid per trattare l'obiettivo della Dichiarazione del Millennio che riguarda la salvaguardia della salute materna. Abbiamo scelto questo luogo perchè molto isolato e perchè qui le donne hanno un'importanza del tutto particolare. La Papadià, ovvero la moglie del Pope, con il quale ha avuto due figli, ci racconta delle difficoltà che incontrano le partorienti in questo piccolo villaggio situato all'interno di un'isola poco attrezzata dal punto di vista sanitario. La Papadià parla sicura e spedita sotto lo sguardo benevolo del marito che le riconosce tutta l'autorevolezza di cui godono le donne in questa comunità governata da insolite regole sociali.


Sabato 23 Giugno 2007 - Karpathos

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Kanakarà vuol dire "la più amata" e le Kanakarè a Karpathos sono le figlie primogenite che erediteranno tutti gli averi della famiglia. Tra le proprietà è compresa la collana di monete d'oro che orna la veste tradizionale e che viene tramandata di madre in figlia. Si favoleggia che alcune tra le famiglie più ricche posseggano collane con monete d'oro dell'epoca di Carlo Magno. L'importanza delle donne a Karpathos è testimoniata anche dall'uso di chiamare le ragazze con il proprio nome seguito dal nome della madre anzichè dal cognome ufficiale ereditato dal padre. E così Maria Kakaroli è conosciuta come "Maria di Kalliopi" ovvero "Maria figlia di mamma Kalliopi" e Fula Karaghiorghi, qui viene chiamata "Fula di Ernias" dal nome della mamma Ernias.


Venerdi' 22 Giugno 2007 - Karpathos

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"Gabriellina" è arrivata a Karpathos venticinque anni fa; non era una viaggiatrice qualsiasi ma una ragazza tosta e determinata. Anno dopo anno ha immaginato e realizzato il suo sogno. Adesso "La Gorgona" la sua taverna greca con pergola vista mare è il luogo migliore per mangiare bene o bere un buon espresso a Diafani, il delizioso porticciolo situato subito sotto il paese di Olymbos. Gabriella ora è una donna che fa il bilancio della propria vita e si domanda insieme a noi se ha fatto la scelta giusta. E' impossibile dirlo, di certo c'è da togliersi il cappello di fronte a chi ha avuto il coraggio di vivere i propri sogni.


Giovedi' 21 Giugno 2007 - Karpathos

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“Salvaguardare la salute materna” è l’obiettivo della Dichiarazione del Millennio  di cui ci occuperemo in Grecia. La sanità delle mamme non è una emergenza nel Mediterraneo come può esserlo nel terzo mondo ma nelle piccole e numerosissime isole del Mar Egeo è ancora complicato distribuire un'assistenza capillare. Ioannis Vassiliotis presta il servizio di medico militare nel lontano paese di Olymbos sull’isola di Karpathos. Oggi le donne che devono partorire sono costrette a recarsi all’ospedale di Rodi a cinque ore di traghetto, così come per curare ogni patologia di una certa gravità. Ioannis ci racconta di come ad Ottobre, quando sarà ultimato il nuovo ospedale locale, attualmente in costruzione, la situazione vedrà un netto miglioramento.


Mercoledi' 20 Giugno 2007 - Karpathos

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L’isola di Karpathos si trova tra Rodi e Creta, è un isola montuosa e la parte nord è collegata alla zona sud, dove si trova il porto di arrivo, solo da una lunga e tortuosa strada bianca. A nord la cittadina di Olymbos, aggrappata alla roccia, è rimasta a lungo isolata dal mondo e in parte ancora lo è. Qui vige il “Martriarcato”: tutti gli averi della famiglia vengono ereditati dalla figlia primogenita e nulla spetta agli altri fratelli che così sono costretti ad emigrare lasciando sull’isola una casta di donne privilegiare e benestanti che comandano anche sui propri mariti. Questa legge antica, nata per non spezzettare le proprietà, contrasta con la legislazione greca e sono frequenti le cause civili intentate dai fratelli diseredati.


Martedi' 19 Giugno 2007 - Grecia

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Dal lusso della Costa Azzurra al turismo sfrenato della Costa Brava, dall’isolamento della sponda algerina alla vitalità del litorale egiziano. Molte facce del Mediterraneo affollano il catalogo delle nostre esperienze ma il primo Mediterraneo che conoscemmo trent'anni fa e che ci fece innamorare è fatto di mare blu, di case bianche e odore di rosmarino. Questo mare oggi come trenta anni fa si trova in Grecia e nelle nostre orecchie risuona ancora oggi come allora la frase che tutti i Greci amano rivolgere agli Italiani: “Greci e Italiani: una faccia una razza”.


Lunedi' 18 Giugno 2007 - Grecia

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Il Mediterraneo non è “uno”. Molte culture si bagnano delle sue acque. Tensioni, contraddizioni, identità diverse lo rendono un luogo variegato e poliedrico. Perfino la geologia delle coste presenta differenze sostanziali ma qualcosa che accomuna si sente;  anche se non si spiega. Una vibrazione, una stessa lunghezza d’onda percorre la vita sulla costa. La mitezza del clima, la saturazione dei colori e il movimento delle onde non possono non incidere sulla vita di chi ne è a contatto. E per chi sa ascoltare, su tutte le coste del Mediterraneo, suonano le stesse note.


Domenica 17 Giugno 2007

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Gli orari dei traghetti nel Mar Egeo vengono pubblicati solo a ridosso della stagione estiva. Non è stato possibile organizzare prima della partenza del Mediterraid le coincidenze per raggiungere l’isola di Karpatos partendo dalla costa turca. Dopo due tentativi falliti da Fethiye e da Marmaris, riusciamo ad imbarcarci a Bodrum e dopo uno scalo a Kos e uno a Rodi rusciamo finalmente a raggiungere l’isola. Due giorni di porti, traghetti, sonno in auto e attese sulla banchina ci rendono stremati e stralunati. L’arrivo in Grecia è stato sofferto ma l’atmosfera familiare ci farà recuperare in fretta.


Sabato 16 Giugno 2007 - Turchia

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Solo un anno fa l' ottanta per cento dei Turchi era favorevole all'entrata nell'Unione Europea, ora dopo i dinieghi e i distinguo provenienti dal vecchio continente, la maggioranza ha cambiato opinione e si registra una tendenza al nazionalismo e all'isolamento. Le frange più conservatrici e gli integralisti islamici potrebbero cavalcare il rifiuto europeo per rilanciare la loro alternativa. Gli insufficienti diritti civili sono uno degli ostacoli frapposti, ma la non entrata in Europa rischia di rallentare la democratizzazione del paese.


Venerdi' 15 Giugno 2007 - Cirali

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Piccoli bungalow immersi nel verde, frutteti, orti, viti, ristorantini familiari dove si servono solo prodotti locali, polli, galline, piccioni, piccole serre in legno e plastica dove si coltiva ogni tipo di vegetale, niente asfalto, niente cemento, niente neon o alluminio anodizzato, solo pavimenti in terra e salottini in legno e cuscini. Musica locale a basso volume, ritmo lento, gente rilassata e cordiale. Prezzi onesti. Cirali sembra il “mondo che vorremmo”. Una spiaggia meravigliosa e un entroterra selvaggio completano il quadro. Forse solo ad agosto quando il tutto-completo rende il luogo un pò troppo affollato sarà più difficile coglierne il fascino. Ma adesso, a Giugno, viene da pensare che se il Paradiso è come Cirali vale la pena di essere buoni tutta la vita.


Giovedi' 14 Giugno 2007 - Cirali

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A Cirali, nella costa sud-occidentale della Turchia a 60 chilometri a ovest di Antalya, è in atto il progetto più riuscito di turismo eco-sostenibile dell’intero Mediterraneo. L’obiettivo numero sette della Dichiarazione del Millennio dell’ONU si propone di: “assicurare la sostenibilità dell’ambiente”. Lo staff Mediterraid nel corso della sua verifica sulla applicazione degli otto punti  della Dichiarazione nel Mediterraneo, ha scelto Cirali come esempio di sviluppo turistico sostenibile. Dal 1997 il WWF è impegnato nella salvaguardia di questo luogo di deposizione delle uova della tartaruga Caretta-Caretta ed è riuscito a rendere la popolazione locale consapevole e responsabile della tutela del proprio ambiente naturale. Di tutto questo ci parla Tuncay Cesur responsabile locale del WWF. Tutte le notti durante i tre mesi di deposizione delle uova, Tuncay percorre a piedi i tre chilometri di spiaggia per vigilare che nessuno disturbi le tartarughe e durante il resto dell’anno supervisiona ogni iniziativa turistica per assicurarsi che sia eco-compatibile.


Mercoledi' 13 Giugno 2007 - Festival del Mediterraneo

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Il Mediterraid percorre le coste del Mediterraneo alla ricerca della “Mediterraneità” e compie una verifica sull’attuazione degli otto punti della”Dichiarazione del Millennio dell’ONU”. Contemporaneamente nel Lazio si svolge la seconda edizione del Festival del Mediterraneo.
“L’approfondimento sulle identità del bacino Mediterraneo e i molteplici aspetti che caratterizzano questo grande spazio geopolitico” – ha affermato Piero Marrazzo – “sono le caratteristiche distintive del festival perchè il Mediterraneo non è solo un luogo della mente, ma uno spazio concreto in cui convivono soluzioni diverse, ma anche squilibri economici e antichi conflitti, per i quali c’è ancora un lungo cammino da fare”.
Noi dello staff Mediterraid cerchiamo di compiere un piccolo passo nel "lungo cammino" indicato dalle finalità del Festival e dell’impegno che la Regione Lazio profonde nei confronti del Bacino Mediterraneo.


Martedi' 12 Giugno 2007 - Cipro

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Guidare a sinistra non è uno scherzo. In particolare le rotatorie in senso contrario confondono le idee, se ci si distrae un attimo si rischia di provocare uno scontro frontale. A Cipro i bar sembrano pub e le foto appese ritraggono i Beatles o Lady Diana. Questa ex-colonia mantiene ancora un'atmosfera anglosassone anche a causa dei molti inglesi che svernano o vivono a Cipro tutto l'anno. La parte Turca è meno turistica di quella Greca e la penisola a Nord Est è un autentico paradiso naturale.


Lunedi' 11 Giugno 2007 - Cipro

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"Muro della Vergogna" cosi' viene chiamato il muro che divide la parte turca dalla parte greca di Nicosia (Lefkosa per i Turchi). "Linea Verde" è il nome più diplomatico utilizzato dalla Nazioni Unite. Si tratta di una fascia di case disabitate, pericolanti e crivellate di colpi comprese tra due recinzioni parallele. All'interno della fascia si vedono garitte dell'ONU e postazioni militari. I quartieri a ridosso della barriera sono tra i più poveri e popolari, tranne un breve tratto turistico fitto di bar e negozietti. Proprio questo è il paradosso di Nicosia: l'economia della città si basa molto sul turismo di cui la maggiore attrazione è proprio il "Muro della Vergogna".


Domenica 10 Giugno 2007 - Cipro

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A Cipro si succedono nei secoli molte dominazioni mediterranee: gli Egizi, gli Assiri, i Persiani, i Romani, i Veneziani, gli Ottomani e infine dal 1978 al 1960 gli Inglesi. Nel 1964 Cipro viene spartita tra Grecia e Turchia e solo nel 1983 viene ufficialmente proclamata la Repubblica di Cipro del Nord, mentre il Sud rimane territorio greco. Famagosta è la seconda città della Repubblica e la sua cattedrale gotica mostra evidenti i segni delle varie dominazioni. La trasformazione da chiesa cristiana in moschea è testimoniata dal minareto edificato accanto alla facciata con la stessa pietra originale. Il risultato è un ibrido architettonico spaesante.


Sabato 9 Giugno 2007 - Hama

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"Cerca anche se sai che non troverai". Venticinque anni fa nel nostro primo viaggio in Siria nei dintorni di Aleppo, trovammo dei villaggi costruiti interamente da strani "trulli" di fango. Le diapositive scattate all'epoca e le immagini nella memoria raffigurano uno scenario da Guerre Stellari, città che sarebbero potute essere su un altro pianeta. Andiamo a cercarle negli stessi luoghi, chiediamo a tutti, ma i "trulli" di fango non esistono più; sostituiti da costruzioni in muratura e lasciati senza manutenzione sono rapidamente scomparsi. Ne rimane solo qualche gruppetto di tre o altri isolati accanto a costruzioni moderne. La nostra ricerca non dà l'esito che speravamo, ma vagando, cercando e chiedendo scopriamo e viviamo situazioni inaspettate e irripetibili: siamo ospitati da un accampamento di pastori e incontriamo un gruppo di donne in festa. Ci convinciamo sempre di più che "cercare" è più importante che "trovare".


Venerdi' 8 Giugno 2007 - Aleppo

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Dall'alto della Cittadella di Aleppo il panorama rivela una città monocromatica rallegrata solo dal giallo dei taxi e dei bus. Ma dall'interno, il più antico bazar del Medio-oriente non delude e la presenza di qualche turista non snatura l'autenticità del mercato. Aleppo la sera si illunima di mille piccole luci e l'aria fresca, le strette strade punteggiate di caffè e locande rendono il soggiorno piacevole. La Siria è forse il paese più economico del Mediterraneo, le località interessanti sono diverse: Palmira, Damasco, Hama, Sweida, il Crak dei Cavalieri, Aleppo. Molti sono i motivi che inducono a consigliare a chiunque un viaggio in questo paese poco frequentato dagli occidentali.


Giovedi' 7 Giugno 2007 - Damasco

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A Damasco ci vengono aperti i cancelli per entrare con l'auto nella piazza di fronte alla grande Moschea degli Ommayadi dove vogliamo eseguire delle riprese. Nessuno ci chiede chi siamo e perchè, nessuno ci ostacola, ci aprono solo perchè lo abbiamo chiesto. Dal confine giordano del sud fino all'estremo nord, non un posto di blocco, non un controllo o un divieto ha ostacolato il nostro lavoro. Quando abbiamo chiesto una indicazione spesso siamo stati accompagnati personalmente dal nostro interlocutore. Ovunque abbiamo trovato gentilezza e cordialità. I Siriani sono un popolo dolce, mite e allegro. Numerose le chiese cristiane accanto alle moschee. Molte donne velate ma anche tantissime ragazze in jeans addirittura sexy. Vengono i brividi a pensare che un prolungato ostracismo occidentale, un embargo o addirittura un attacco militare in stile Iraq potrebbero trasformare anche questo paese in una fabbrica di terroristi e di integralismo.


Mercoledi' 6 Giugno 2007 - Siria

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Se a un Italiano venisse chiesto dove preferirebbe vivere tra Siria e Venezuela, probabilmente rispondrebbe Venezuela. Gli stereotipi dei due paesi vogliono la Siria un paese difficile e inquietante e il Venezuela un paradiso di palme, mare e bella vita. Raywan Farag è nato in Venezuela da genitori Siriani, una volta adulto ha preferito ritornare nel paese di origine perchè ci dice: "in Venezuela ci sono troppi malandri, ladri e violenti, non c' è libertà e si vive male. Qui in Siria la gente è brava, non c'è aggressività e anche con un certo controllo statale tutto sommato ci si sente liberi."


Martedi' 5 Giugno 2007 - Kasme

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L'Associazione COL'OR Onlus - Camminiamo Oltre L’ORizzonte - nasce ufficialmente il 22 febbraio 2002.
Ispirati a principi di solidarietà e fratellanza cristiani, gli impegni dell’Associazione si concretizzano in campagne di sensibilizzazione e specifici progetti aventi l’obiettivo di realizzare infrastrutture di base, essenziali al sostentamento dei più indigenti, nel rispetto della cultura e delle tradizioni dei Paesi beneficiari degli interventi.
L’Associazione è attiva in Italia, Africa Sub-Sahariana (Kenya e Tanzania) e nei Balcani (Albania).
Paolo Rossi dell' Associazione COL'OR si è appassionato al Mediterraid ed ha voluto dare un contributo al "Progetto Scuola" fornendo gli zaini scolastici per tutti i bambini della scuola di Kasme. Da domani gli scolari della piccola scuola saranno orgogliosi di recarsi alle lezioni sfoggiando il loro zainetto colorato che riporta uniti i loghi della Associazione COL'OR e dell' Associazione Mediterraid.


Lunedi' 4 Giugno 2007 - Kasme

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Le interviste istituzionali descrivono una situazione scolastica incoraggiante ma naturalmente un funzionario statale tende sempre a magnificare il sistema di cui è responsabile. Cosi' per verificare sul campo, ci rechiamo nel piccolo villaggio di Kasme nell'estremo sud della Siria dove un solo maestro insegna a tutti i quaranta ragazzi del paese. Effettivamente, anche se la scuola è povera e disadorna, i ragazzi sono volenterosi e disciplinati e con ordine assistono alla proiezione del video che abbiamo preparato per loro e poi scartano i pacchi di regali inviati dagli alunni della scuola S. Francesco di Anguillara. Tra gli altri doni che consegnamo loro c'è anche un computer e del materiale didattico affidatoci da " Bambini nel Deserto" la ONLUS con la quale Mediterraid collabora fin dall'inizio del progetto e che è molto impegnata nel settore umanitario.


Domenica 3 Giugno 2007 - Sweida

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L'alfabetizzazione degli adulti e la scolarizzazione dei ragazzi è il tema dell'obiettivo della Dichiarazione del Millennio di cui ci occuperemo in Siria. Incontriamo prima Mrs. Salha Al Hajali Direttrice del Dipartimento dell'Educazione degli Adulti, e poi Mr. Akram Al Zghauer Direttore della Formazione dei Ragazzi. Il quadro che ci descrivono è piuttosto incoraggiante, sopratutto riguardo ai ragazzi. La scuola primaria è obbligatoria per legge e difficilmente si puo' sfuggire ai controlli anche nei piccoli centri. Siamo in periodo di esami e il mondo scolastico è in piena attività. Nonostante questo i nostri interlocutori ci dedicano pazientemente tutto il tempo necessario alle interviste e alle riprese video con grande gentilezza e disponibilità. Tutto questo è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione della ONG - Ricerca e Cooperazione e in particolare a Daniela Caretto e a Moheddin Halabi.


Sabato 2 Giugno 2007 - Siria

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In tutti i precedenti viaggi la frontiera siriana è stata una delle più tortuose da superare ma ogni regola vuole la sua eccezione. Stavolta veniamo immediatamente presi in consegna da un alacre faccendiere che ci guida e ci svolge tutte le pratiche velocemente, c'è pochissima gente in transito e in meno di un'ora siamo fuori. Il primo aspetto della Siria che inontriamo sono le centinaia di fotografie di tutte le fogge e dimensioni che indicano come votare alle elezioni presidenziali che si sono appena svolte. Centinaia e centinaia di foto che però ritraggono sempre e soltanto un solo candidato: Bashar Al-Assad.


Venerdì 1 Giugno 2007 - Mar Morto

La strada che da Madaba scende verso il Mar Morto è da sola un'esperienza, i tornanti sembrano immergersi nelle acque azzurre e le strane formazioni minerali ai bordi della careggiata danno il senso di un luogo irreale. Oggi, venerdì di festa musulmana, la spiaggia è piena di famiglie e di amici in gita dalla vicina Amman. Il bagno nelle acque ipersalate provoca una sensazione esilerante a causa del forte galleggiamento che impedisce persino dii mantenere una posizione verticale.


Giovedì 31 Maggio 2007 - Madaba

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Risalendo dal Mar Morto si incontra prima il Monte Nebo dove la tradizione vuole che sia sepolto Mosè. Poi la cittadina di Madaba che conserva la più antica mappa della Terra Santa. E' una città con una forte presenza cristiana e con numerose chiese protette da poliziotti davanti agli ingressi. A Madaba le ragazze vestono all'occidentale, si rivedono jeans attillati e fianchi scoperti, negozi di alcolici e piccoli bed and breakfast puliti e curati come non ne abbiamo mai visti in Giordania.


Mercoledì 30 Maggio 2007 - Giordania

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La Giordania non ha uno sbocco sul Mediterraneo ma per convenzione viene inserita tra i paesi del Mediterraneo come avviene anche per il Portogallo.
Per il Mediterraid la Giordania è un paese di passaggio obbligato tra Egitto e Siria, ma la sua storia antica, di cui Petra e' la traccia più evidente e il ruolo determinante che il paese ha per gli equilibri della regione lo rendono una tappa non meno importante delle altre.
Le foto del giovane Re Abd-Allah e di sua moglie Rania sono appese in tutti i locali pubblici e statali. Il carisma del padre Re Husayn che arrivava ai simposi internazionali pilotando il suo aereo da caccia non puo' essere eguagliato dal figlio al quale però viene riconosciuta una capacità nel risanamento economico e nell'ammodernamento delle infrastrtture e della tecnologia. La Giordania è oggi un paese che ha buoni rapporti oltreoceano e per questo non è del tutto ben visto da alcuni paesi arabi vicini.


Martedì 29 Maggio 2007 - Aqaba

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Tutto l'anno parliamo e sentiamo parlare di Israele, in occidente Israele è quasi un luogo astratto sinonimo di tensioni, incomprensioni di odii e di guerre. Adesso è qui davanti a noi. Seduti sul lungomare di Aqaba guardiamo Eilat a poca distanza in linea d'aria. I suoi palazzi bianchi, le sue luci gialle e blu trasmettono una immagine familiare e rassicurante. Purtroppo l'auto del Mediterraid non potrà entrare nel paese a causa della inevitabile registrazione sui passaporti che poi impedirebbe la prosecuzione del viaggio verso la Siria. Israele nel giro del Mediterraneo in auto è un'ostacolo insuperabile a causa dell'indisponibilità di molto stati arabi a concedere il visto a chiunque abbia sul passaporto traccia del passaggio nel paese.
Lo staff Mediterraid prosegue rimandando a più avanti la sua presenza in Israele che sarà raggiunta senza auto in maniera simbolica.


Lunedì 28 Maggio 2007 - Aqaba-Wadi Ram

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Non si può parlare di Aqaba senza ricordare le vicende che si svolsero nel vicino deserto di Wadi Ram. La passione e la buona fede di Lawrence d'Arabia furono sfruttate dal governo inglese per tramare ai danni del Popolo Arabo al quale fu promessa l'indipendenza che, una volta ottenuto lo scopo di cacciare l'Impero Ottomano, fu negata. Molti drammi di oggi non posono essere compresi senza conoscere la storia dei rapporti tra occidente e mondo arabo degli ultimi cento anni. In questi luoghi dove oggi sorge Israele accaddero fatti che indirizzarono la storia verso sviluppi prevedibili a causa dei quali il mondo intero paga e pagherà a lungo le conseguenze.


Domenica 27 Maggio 2007 - Aqaba

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Ricchi Sauditi salgono con le loro supermacchine verso nord per raggiungere il confine giordano e trascorrere qualche giorno ad Aqaba dedicandosi a svaghi di ogni tipo ma sopratutto del tipo non tollerato in patria. Russi robusti arrivano dal freddo nord con i voli charter e riempiono i negozi griffati no-tax. Egiziani benestanti traversano il Mar Rosso per raggiungere questo porto franco dove tutto è permesso. Contrattisti europei e nord-americani frequentano i bar internet-wireless. Viaggiatori giapponesi e Neozelandesi completano il quadro di questa città strana, ricca, poliglotta che solo trent'anni fa era un piccolo villaggio di pescatori ed ora conosce uno sviluppo senza freni.


Sabato 26 Maggio 2007 - Nuweiba-Aqaba

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In un brevissimo tratto di costa si affacciano quattro paesi: procedendo in senso orario sono Egitto, Israele, Giordania e Arabia Saudita. Navigando da Nuweiba ad Aqaba è possibile con lo sguardo abbracciarli tutti. Sulla costa egiziana si vedono ogni tanto insediamenti turistici in via di sviluppo, a Eilat in Israele svettano gli alberghi-grattacielo e sembra di sentire la musica delle discoteche e dei pub in perfetto stile europeo. Subito accanto, divisa solo da una stretta striscia di terreno desertico e controllatissimo, la città di Aqaba si riconosce per i palazzi che ogni anno che passa sono sempre più simili a quelli della sua ricca vicina. A chiudere il golfo a est c'è una landa deserta di colline multicolore: è il confine nord dell'Arabia Saudita. Luogo inacessibile a un normale turista europeo e forse è per questo che ci appare così misterioso e affascinante.


Venerdì 25 Maggio 2007 - Sinai

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Luca Nestola è l'operatore video del Mediterraid 2007. La sua professionalità e la sua passione sono contagiose e più di una volta trascinano tutto il gruppo in situazioni interessanti non solo dal punto di vista delle riprese. Luca è anche un regista sensibile e originale e la sua impronta artistica sarà evidente negli elaborati video che saranno prodotti.


Giovedì 24 Maggio 2007 - Sinai

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I bambini dei villaggi vedono passare i convogli colorati carichi di turisti diretti al monastero di Santa Caterina o a Sharm-el-Sheik. Ai loro occhi devono sembrare astronavi di altri pianeti cariche di alieni. Solo ogni tanto un'auto si ferma per permettere agli occupanti di godere del panorama e di sgranchirsi le gambe e allora i bambini abbandonano le capre al pascolo e corrono incontro alle comitive per farsi fotografare e chiedere piccoli regali.


Mercoledì 23 Maggio 2007 - Sinai

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Sul Monte Sinai Mosè ricevette le tavole della legge. Più recentemente la penisola del Sinai è stata teatro di guerre e tensioni, conquistata da Israele è poi stata restituita all'Egitto. I resti dei cannoni e delle trincee sono ancora visibili. Periodicamente in questi luoghi si manifesta il terrorismo islamico, come a Taba dove in un attentato morirono, tra gli altri, due ragazze italiane. L'eco di questi fatti passati e recenti, arriva attutito nei Luna-Park del turismo come Sharm-el-Sheik dove il rito della vacanza fuori stagione e a basso costo ha creato un non-luogo completamente decontestualizzato.


Martedì 22 Maggio 2007 - Il Cairo

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Il Mediterraid 2006 portò con sè la Bandiera della Amicizia. Quest'anno a essere scritta in tutte le lingue del Mediterraneo è la Bandiera del Rispetto. In Egitto la frase estratta dalla Dichiarazione del Millenio che recita " gli esseri umani devono rispettarsi gli uni con gli altri, con tutte le loro differenze di opinioni, cultura e linguaggio", viene scritta da Maher Nasser il Direttore di origine Palestinese dell'Ufficio Informazione delle Nazioni Unite. All'incontro sono presenti numerosi giornalisti e la televisione nazionale. Del Mediterraid si parlerà sui giornali e nei telegiornli egiziani di domani.


Lunedì 21 Maggio 2007 - Il Cairo

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Esistono almeno quattro diverse città al Cairo: la Cairo dei turisti, la Cairo delle griffe e dei businessmen, quella dei poveri e quella dei disperati. Un muro invisibile ma insuperabile divide la cartapesta finito-faraonica dei barconi ristorante dalla migliaia di diseredati he vivono nella Città dei Morti. Il grande cimitero dove i loculi ancora liberi diventano riparo per chi vive tra i rifiuti e "grazie ai rifiuti". Le Piramidi, la Sfinge, il Museo Egizio; testimonianze grandiose del passato, assumono una dimensione irrilevante se riportate a come lo scorrere del tempo non ha saputo risolvere le grandi asimmetrie umane e sociali ancora presenti nel mondo.


Domenica 20 Maggio 2007 - Il Cairo

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Secondo le proiezioni ONU, nel 2030 ben due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle metropoli e nei grandi agglomerati urbani. La fame sarà sempre di più un problema presente nelle grandi città e meno nelle campagne dove l'approvvigionamento è più facile. Il Prof. Usama Ahmed El-Behairy è uno dei responsabili del progetto FAO "Orti in città", ci concede un'intervista e ci accompagna in giro nei quartieri più poveri del Cairo per farci vedere e riprendere alcuni terrazzi sui quali sono stati realizzati piccoli orti di sussistenza. Intervistiamo anche qualche "contadino urbano" fiero delle sue vasche nelle quali coltiva patate, zucchine, pomodori e persino fragole. Sui terrazzi del Cairo, da sempre, vengono ammucchiati rifiuti di ogni tipo, e rincuora vedere queste oasi di verde che oltre a fornire alimenti di sussistenza, rendono l'ambiente più vivibile e l'aria più respirabile.



Sabato 19 Maggio 2007 - Alessandria-Il Cairo

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Venti milioni di abitanti, un'aria irrespirabile; Il Cairo oggi si estende su una superficie sterminata. Dal 1952 la popolazione è cresciuta a dismisura e gli urbanisti hanno faticato a tenere il passo. Dal 1970 anche nella sponda occidentale del Nilo, un tempo scarsamente popolata, sono nati nuovi sobborghi. Più recentemente persino le rocciose colline di Muquattam che da sempre avevano arrestato l'espansione verso est, sono state superate e ora quello che era un arido deserto è diventato una caotica area urbana costituita da quelli che vengono burocraticamente definiti "insediamenti irregolari".


Venerdi' 18 Maggio 2007 - Marsa Matruk-Alessandria

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Venerdi’ di festa sulle spiagge di Alessandria. Qui anche un europeo puo’ godersi la vita. Ristoranti, alberghi, bar e caffè fanno da cornice ad una baia di mare cristallino e di sabbia bianca.
Ritroviamo l’Egitto delle contraddizioni: sono sempre più numerose le donne velate tra cui spiccano le Saudite in vacanza, ma è anche sempre più evidente uno stile di vita rilassato, gaudente e relativamente disinvolto.


Giovedi' 17 Maggio 2007 - Benghasi-Marsa Matruk

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Lasciamo Benghasi, teatro appena un anno fa della sommossa antitaliana, con un po’ di sollievo. Ci dispiace invece congedarci da Anwar, il nostro amico ingegnere elettronico, colto e sensibile, efficiente e premuroso. Le pratiche di uscita dalla Libia sono rapide, non lo è invece il calvario burocratico per entrare in Egitto. Un ping-pong surreale ripetuto diverse volte tra gli stessi uffici trasferendo una quantità di fogli ai quali manca sempre un timbro,  una marca da bollo o una firma. Alla fine, dotati di una nuova targa, una nuova patente e una nuova assicurazione, dopo quattro ore di pratiche estenuanti ma anche di risate, amicizie e scambi vari, finalmente siamo in Egitto.


Mercoledi' 16 Maggio 2007 - Benghasi

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L’università Garyounis di Banghasi è appena fuori città; è un grande complesso funzionale. Le trattative per ottenere i permessi per riprendere e intervistare sono lente e macchinose nonostante la nostra visita sia stata annunciata  da tempo.
Con il prezioso aiuto di Giuseppe Paternostro, giovane professore di italiano, riusciamo a svolgere il nostro lavoro a patto di non colloquiare troppo con gli studenti e sopratutto con le studentesse. Tra gli accompagnatori che ci scortano durante la visita è presente il pronipote di Omar Muktar, il mitico eroe delle resistenza libica.


Martedì 15 Maggio 2007 - Benghasi

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Il direttore dell'Istituto Pubblico delle Lingue Straniere di Benghasi non sembra un libico, la sua carnagione chiara, i suoi capelli a spazzola e la camicia a mezze-maniche immacolata lo fanno assomigliare più a un nordamericano o a un tedesco.
Ci dice che nel suo istituto ha molti studenti libici interessati alla lingua italiana ma ha difficoltà a reperire gli insegnati. E' molto sospettoso e ci fà mille domande, il suo atteggiamento poliziesco ci preoccupa anche in relazione alle voci di possibili tensioni nel paese dovute alle notizie provenienti dall'europa che parlano di un grave malore che avrebbe colpito il colonnello Gheddafi.
Evitiamo di insistere troppo con le nostre domande e dopo una rapida visita all'edificio coloniale italiano che ospita l'Istituto ci congediamo freddamente.


Lunedì 14 Maggio 2007 - Sirte

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Sirte è la città natale di Gheddafi, chi credesse di trovare grandi monumenti, murales o manifesti rimarrebbe deluso. L'iconografia del Leader lo vuole originario del deserto e sempre in movimento con la sua tenda berbera.
Identificare un luogo definito che collocasse l'origine, la sede o l'abitazione del Grande Capo sarebbe in contrasto con il mito di libertà che affascina questo popolo di origine nomade.


Domenica 13 Maggio 2007 - Leptis Magna

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Le globalizzazioni, nel passato come oggi, determinano appiattimento, snaturamento e prevaricazione. Il Potere Romano ha creato su questa sponda del Mediterraneo una città imperiale fotocopia dell'Urbe dei Cesari.
Leptis Magna fù il primo porto del Mediterraneo ed impose un modello di grandiosità allora sconosciuto in queste terre. Quando Roma decise di ampliare il porto con ulteriori strutture il sito sprofondò rendendo impossibile l'attracco delle navi, segui' l'abbandono e l'oblio.
Oggi Laptis Magna è un luogo emozionante e unico. I marmi e le forme armoniose trasmettono sensazioni e piaceri estetici, tutto appare solamente bello e niente riporta al brutto della conquista e della violenza.


Sabato 12 Maggio 2007 - Tripoli/Leptis Magna

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La strada tra Tripoli e Leptis Magna è veloce. Nel parcheggio del sito archeologico si mescolano torpedoni di turisti indonesiani a fuoristrada transahariani di grandi viaggiatori nord-europei. Magliette, orologi e portachiavi con il volto di Gheddafi occhieggiano dalle poche bancarelle che si alternano a chioschi alimentari.
Solo l'obbligo di avere sempre una guida e un poliziotto al seguito, per ora, impedisce lo sviluppo di un turismo libero e di massa in questo paese ricco di fascino, storia e natura.


Venerdi' 11 Maggio 2007 - Tripoli

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La piazza Verde è piacevole come tutto il centro città. L'aria limpida e la festa del venerdì rendono Tripoli ancora più bella del solito. Ogni anno che passa si percepisce come questa nazione si stia aprendo agli stranieri sempre di più. Sorprende la cordialità della gente che ci saluta e accetta volentieri di farsi riprendere e fotografare. Anche i poliziotti che talvolta ci segnalano il divieto di fotografare gli edifici governativi, lo fanno con cortesia e quasi scusandosi. A sera il mercato del pesce è una giostra di luci, voci e colori ed è possibile farsi cuocere sulla brace orate, spigole, seppie, tranci di tonno o di pesce spada scelti direttamente sul bancone.


Giovedi' 10 Maggio 2007 - Tripoli

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Alla frontiera libica arriviamo alle dieci, la situazione è rilassata e i doganieri cordiali, purtroppo il nostro contatto che ci avrebbe dovuto aspettare sul posto, con i visti, non si trova. Dopo numerose telefonate scopriamo che deve ancora partire da Tripoli a causa dei consueti pseudo-malintesi.Dopo una lunga attesa, alle sedici riusciamo ad entrare il Libia. Habiba Gammordi è la delegata ONU di Tripoli, ci accoglie con tutti gli onori e ci accompagna alla conferenza stampa organizzata per noi. La nostra prima giornata libica si conclude alle ventiquattro e ci vede sfiniti ma soddisfatti per come la nostra iniziativa desta interesse presso le istituzioni e i media locali.


Mercoledi' 9 Maggio 2007 - Djerba

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Giornata di bilanci e recupero di energie.Djerba è sempre sorprendente. I tempi rapidi dell'officina che ha in cura la nostra auto, non hanno niente da invidiare ai ritmi europei.
Qui l'amministrazione locale ha le idee chiare su come evidenziare le piacevoli caratteristiche dell'isola al punto di aver nominato il porto locale "Port de la Plaisance" porto della piacevolezza,e il grande viale principale "Boulevard Qualite de Vie".


Martedi' 8 Maggio 2007 - Tunisi

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Strano per un ufficio dell'ONU essere posizionato all'interno della kasba. Siamo abituati a palazzi in moderne zone residenziali. Qui nella kasba di Tunisi ci riceve la dott.ssa Heba El Kholy - coordinatrice dell'ONU in Tunisia, alla quale illustriamo la nostra attività ed il nostro progetto.L'incontro è informale ma significativo.
La partenza per Djerba prevista per le undici avviene alle quattordici a causa del traffico infernale. Il viaggio è lungo e dopo otto ore di strade attraverso cittadine caotiche arriviamo al nostro albergo dove alle ventitre il cuoco viene letteralmente tirato giù dal letto per improvvisare una cena tradizionale. Oggi è stata una lunga giornata di viaggio che ci ha portato nelle vicinanze del confine libico.


Lunedi 7 Maggio 2007 - Tunisi

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Prima tappa nord-africana a Tunisi per il Mediterraid 2007, alla scoperta dell'eredità coloniale di antiche radici arabo-berbere e di un presente moderno. Luogo di sosta ideale un'ostello nella kasba, nella città vecchia di Tunisi, dove le storie dei viaggiatori di oggi si intrecciano a quelle del passato: e mentre gli ospiti francesi seguono il risultato delle elezioni presidenziali sorseggiando thè alla menta, i ritratti fieri dei Bey, i notabili tunisini, li osservano dalle pareti di piastrelle decorate. Fuori una città in movimento, abitata da circa due milioni di abitanti, brulicante di attività artigianali, in attesa di accogliere i turisti all'inizio dell'alta stagione.
Fra gli incontri di oggi l'associazione ENDA, ong diffusa su tutto il territorio, specializzata in microcredito alle donne.
Mounira, sarta specializzata in abiti da sposa e Fatima, responsabile di una nursery, sono solo alcune delle microimprenditrici assiste con prestiti mirati. Due volti simbolo della rinascita tunisina che Mediterraid porterà con sè nell'album dei ricordi.


Domenica 6 Maggio 2007 - Tunisi

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La bottega del fabbro è composta da tre anguste e buie stanzette allineate lungo il marciapiedi. Qui nella kasba di Tunisi, come ovunque nel Mediterraneo del sud, l'arte di arrangiarsi rende tutto possibile; anche costruire a mano le alette riflettenti per il nostro illuminatore, accessorio che in un negozio specializzato di Roma sarebbe costato più di cento euro e che qui viene costruito artigianalmente su nostro disegno abbozzato su un foglietto volante, a un costo di quindici dinari, l'equivalente di 8 euro.


Sabato 5 Maggio 2007 - Palermo

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Laura Anello ci ha sapientemente assistito e guidato nel nostro lavoro a Palermo e la cena con lei e i suoi amici è stata interessante e divertente. L'aria tiepida di Palermo ci ha indotto a tirare tardi e il risveglio alle sei di questa mattina non è stato facile, ma la nave per Tunisi non ci avrebbe aspettato. La traversata ci porta in dieci ore dalla costa nord alla sponda sud del Mediterraneo.


Venerdì 4 Maggio 2007 - Palermo

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Le tre interviste di oggi hanno tre precise e diverse connotazioni e compongono il quadro della nascente Università italo-Llbica.
L'istituzione è rappresentata dal Rettore Prof. Giuseppe Silvestri che ci racconta come nasce l'idea del nuovo Ateneo.
Il Prof. Giovanni Ruffino , Preside della Facoltà di Lettere rappresenta la passione che traspare da tutte le sue parole e che candida l'Italiano e l'Italia come tramite culturale tra le due sponde del Mediterraneo.
Il relalismo è il tema a cui ci riporta il professor Ibrahim Magdud direttore dell' Accademia Libica in Italia che ci spiega come gli studenti libici adesso, a differenza di due decenni fà, si recano più frequentemente a studiare nei paesi anglofoni anzichè in Italia e di come il nostro paese abbia ultimamanete privilegiato gli scambi economici a scapito di quelli culturali nel suo rapporto con la Libia.
A questa mancanza intende porre rimedio la neo-nata Università che con le sue sedi di Palermo e di Bengasi indica la volontà di riallacciare un legame che ha profonde radici nel passato.


Giovedì 3 Maggio 2007 - Palermo


La Sicilia forse è il baricentro geometrico del Mediterraneo e Palermo è la nostra prima tappa.
Il Mediteterraneo qui è presente ovunque, nelle facciate delle case corrose dalla salsedine, nelle grida del mercato, nelle targhe delle strade scritte in ebraico e in arabo, nei profumi e nel ritmo lento dei movimenti.
Il traffico è caotico ma già si nota quel fatalismo che fa arrabbiare o innamorare a secondo della propria indole o dell'umore del momento.
Contattiamo qualche amico e prepariamo gli appuntamenti di domani, siamo frastornati e ci sentiamo non più fermi ma non ancora in movimento.


Mercoledì 2 Maggio 2007 - Roma


Il Mediterraid è cresciuto.
Oggi compie un anno e oggi parte la seconda edizione. Roma è spazzata da una pioggia battente, ma alle 12.00 un sole limpido illumina il giardino di Villa Piccolomini, la Casa delle Regioni del Mediterraneo.
La Regione Lazio ha condiviso il progetto Mediterraid e ha concesso questo luogo bellissimo come naturale punto di partenza dell'avventura del 2007.
Alla partenza è presente lo staff Mediterraid al completo con la sola eccezione di Federica Zoja che si unirà al gruppo il giorno cinque maggio a Tunisi.
Brevi discorsi di rito e scrittura della Bandiera del Rispetto eseguita da Fabio Graziosi, responsabile dell'Ufficio Informazione per l'Europa Occidentale delle Nazioni Unite. Una troupe di Sat2000 riprende l'evento, sono presente gli amici affezionati e qualche giornalista. Un brindisi saluta la partenza del tour.
Un accessorio determinante si è aggiunto all'attrezzatura tecnica: un piccolo peperoncino rosso di vetro soffiato, donato da Cinzia Iannuzzo della Presidenza della Regione Lazio. D'ora in poi sarà il portafortuna dell'iniziativa e ci ricorderà sempre chi ha creduto in noi e ci ha aiutato a realizzare un sogno.


INVITO


Il Mediterraid INVITA tutti alla partenza del 2007 che avverrà alle ore 12:00
dalla Casa delle Regioni del Mediterraneo della Regione Lazio
Villa Piccolomini - Via Aurelia Antica, 164 - Roma.